domenica 4 dicembre 2011

ABORTIRE FRA GLI OBIETTORI

Cinzia Sciuto scrive:
Pubblico di seguito un mio articolo uscito ieri su D di Repubblica:

È l’alba, le prime luci del nuovo giorno iniziano a penetrare nella stanza dove Francesca nel suo letto piange in silenzio. Tra poco inizierà la procedura per l’induzione di un travaglio simile a quello di un parto. Ma Francesca non deve partorire, deve abortire. La nuova vita che porta in grembo da 23 settimane è affetta da una gravissima malformazione del cervello, la oloprosencefalia. Francesca Pieri, che all’epoca aveva 35 anni, è ricoverata già da due giorni in un grande ospedale romano ma non ha ancora iniziato la procedura di induzione, che consiste nell’introduzione nell’utero di ‘candelette’ di prostaglandina per stimolare le contrazioni del travaglio. Fino alla 12ma settimana l’interruzione di gravidanza avviene tramite raschiamento, ma dopo il feto è troppo grande ed è necessario un vero e proprio travaglio di parto.

Continua su micromega.net

L'articolo era corredato da un'intervista a Stefano Rodotà.

lunedì 28 novembre 2011

"Cara Laura,
l'articolo sull'aborto e l'obiezione di coscienza uscirà su D di Repubblica sabato 3 dicembre: la tua storia è solo accennata per quello che riguarda l'obiezione di coscienza. Per ragioni di spazio non mi sono potuta occupare infatti di tutta la questione della rianimazione dei feti nati vitali, che spero di poter affrontare in un articolo ad hoc.

Fammi sapere cosa ne pensi.

grazie ancora
a presto
Cinzia


Cinzia Sciuto
MicroMega - Gruppo Editoriale L'espresso

e-mail: c.sciuto@micromega.net
www.micromega.net
cinziasciuto.blogspot.com"

lunedì 14 novembre 2011

GRANELLI DI PSICOLOGIA

PROGETTO MELOGRANO
GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO
SULL’INFERTILITA’ E SULL’ABORTO
A MILANO
UN SUPPORTO AD UNA GENITORIALITA’ FERITA
PERCHE’ QUESTO PROGETTO?

…per uscire dal nostro silenzio e da quello degli altri…

Spesso davanti a una situazione difficile, facciamo fatica ad esprimere le nostre emozioni e i nostri pensieri, rischiando di incontrare il silenzio. Il nostro silenzio, per difenderci, per non disturbare, per tentare di andare oltre. Il silenzio degli altri, di chi ci sta intorno, che teme di aprire una ferita e farci del male, e che quindi evita di toccare certi argomenti.

Nella nostra ricerca ci siamo accorte di come fosse difficile trovare un supporto specifico sui temi dell’infertilità e dell’aborto. E’ allora che abbiamo pensato a questo progetto, alla forza derivante dalla condivisione.

Chi di noi non ha cercato un confronto on-line?…forum, siti, blog…

Chi non ha sentito un sollievo trovando e parlando con qualcuno che stava vivendo un’esperienza simile?

A Milano esistono alcuni centri che si dedicano nello specifico al tema dell’infertilità e negli ultimi anni sono nati anche alcuni gruppi di supporto, ma troppo pochi e troppo poco “pubblicizzati”.

Per quanto riguarda l’aborto, nella nostra città non esiste nessun gruppo dedicato, se non on-line.

A questo scopo nasce il Progetto Melograno, per offrire un’opportunità di confronto e condivisione con persone che hanno vissuto o stanno vivendo un’esperienza simile.

Inoltre, al fine di rispondere alle esigenze di ognuno, è possibile effettuare privatamente percorsi individuali o di coppia prenotando un primo colloquio gratuito.

PERCHE’ “MELOGRANO”?


Il simbolo

Da tempo già coltivata nel bacino del Mediterraneo e nel vicino Oriente, l’albero della melagrana è stato probabilmente diffuso dai Fenici ed introdotto in luoghi dal clima più torrido sia come albero da frutta ma anche in qualità di pianta medicinale. I numerosi semi che costituiscono il melograno alludevano alla fecondità, mentre l’intero frutto era il simbolo di alcune divinità femminili quali Demetra e Persefone, Afrodite, Atena e la fenicia Astarte.

Secondo il mito all’origine del culto di Eleusi, Persefone, che è stata rapita e trascinata nel mondo degli inferi, avrebbe potuto lasciare l’Ade, per intercessione di Zeus, solo qualora non avesse mangiato un seme di melagrana. Per questo fu costretta a trascorrere nell’Ade almeno un terzo dell’anno. La madre di Attis (l’amato dalla “grande madre” Cibele), sarebbe rimasta incinta per aver toccato un albero di melagrana. Gli alberi di melagrana furono anche piantati sulle tombe degli eroi, probabilmente per assicurare loro una abbondante discendenza. Questi alberi erano familiarmente immaginati come ricettacoli di particolari ninfe, le Ree.

A Roma, la melagrana tra le mani di Giunone era simbolo del matrimonio. L’albero era infatti considerato (per i suoi fiori profumati di colore rosso-fuoco) anche immagine di sposalizio ed amore, seguito da fertilità . Le spose portavano ghirlande costituite da questi rami.

La simbologia, in epoca cristiana, è stata spiritualizzata ed arricchita di rimandi all’amore celeste e alla ricchezza della benedizione divina. I semi, racchiusi nel guscio, iniziarono a simboleggiare gli uomini raccolti all’interno della comunità ecclesiale. Il succo della melagrana, di colore rosso, divenne il simbolo del sangue dei martiri. Essendo cosituita da un duro guscio, ma anche da un dolce succo all’interno, la melagrana finì per simboleggiare la figura del prete, severa all’esterno ma intimamente benevola. Nella simbologia barocca, l’immagine della melagrana si trasformò in quella della carità, della generosa elargizione di doni dell’amore misericordioso. Nell’araldica, la melagrana decora, tra l’altro, lo stemma di Granada e della Columbia (l’ex “Nuova Granada”).


PERCHE’ UN GRUPPO DI AUTO MUTUO AIUTO?

Abbiamo scelto i gruppi di auto mutuo aiuto per le loro caratteristiche:

Sono piccoli gruppi nei quali si enfatizzano le relazioni faccia a faccia
I membri si riuniscono con una finalità di sostegno reciproco sul piano:
emotivo, perchè lo scopo è superare l’isolamento e la confusione;
informativo e stumentale, perché è possibile scambiare informazioni più tecniche e pratiche legate all’argomento in questione, al fine di comprendere e affrontare meglio il problema.
Permettono la creazione di legami significativi.

I gruppi di auto mutuo aiuto sono costituiti da pari, nel senso che esiste un’esperienza condivisa da tutti i membri, nonostante le possibili differenze individuali. Il principio di fondo che muove questo tipo di gruppi è che ogni individuo è “esperto” della propria storia e dei propri vissuti. La presenza di un professionista ha la funzione di regolare e facilitare la comunicazione, in modo che si crei un clima di gruppo accogliente, paritario e aperto alla condivisione.

sabato 5 novembre 2011

L'INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA IN SPAGNA; CLINICA DALMASES

L' INTERRUZIONE VOLONTARIA DELLA GRAVIDANZA IN SPAGNA

Nella Spagna la realizzazione dell’IVG viene regolata per la legge organica 2/2010 di 3 marzo su salute sessuale e riproduttiva e l’interruzione volontaria della gravidanza.

La legge spagnola limita le interruzioni di gravidanze alle 22 settimane di gravidanza..


L’ARRIVO IN CLINICA

All’arrivo in clínica la paziente viene accolta per i professionali della reception che la accompagna alla sala di attesa.

Subito all’arrivo si realizzano una serie di accertamenti pre-operatori che consistono in:

-Visita ginecologica:

 Compilazione della cartella clinica
 Ecografia per la determinazione delle settimane di gravidanza

-Analisi del sangue (emocromo, gruppo sanguigno, prove di coagulazione)

-Colloquio con lo psichiatra.

Se tutti gli accertamenti sono coretti si comincerà l’intervento nell’area chirurgica.

La dimissione delle pazienti viene effettuata lo stesso giorno del ricovero, la permanenza in clinica puó durare tra le 6-8 ore.

Normalmente non si offre la possibilità di vedere il feto e poche sono le coppie che lo richiedono. (Per il senso di colpa n.d.r.) La verità è che nella mia esperienza soltanto una volta mi sono trovata nella situazione in cui il padre mi chiese di vedere il feto. In quel caso l'ostetrica pulì il feto e lo pose in una vassoio per poterlo mostrare al padre, ma senza dargli la possibilità di prenderlo in braccio. Comunque se la coppia insiste nel voler tenerlo un attimo fra le proprie braccia, si cerca certamente di pulirlo bene e avvolgerlo con un asciugamano.

Si raccomanda rimanere la prima notte in un hotel a Barcellona e partire il giorno successivo.


SERVIZI OFFERTI

INTERRUZIONE DELLA GRAVIDANZA

Si eseguono le interruzione della gravidanza nel primo e secondo trimetre.
Nel primo trimestre si puó eseguire l’intervento in anestesia locale, cosi come sedazione.

Nelle interruzione al secondo trimestres vengono eseguite sempre sotto sedazione.

La tecnica per eseguire l’intervento verrà determinata dal ginecologo tenendo in considerazione le settimane di gravidanza, storia ginecologica della paziente, patologie mediche, ecc.

IVG+ LEGAMENTO DELLE TUBE

É possibile realizzare l’aborto insieme ad un legamento delle tube nello stesso intervento chirurgico.
Si puó realizzare tanto nel primo come nel secondo trimestre di gravidanza.

LEGAMENTO DELLE TUBE

Nel centro realizziamo in chirurgia ambulatoriale (day hospital) l’intervento del legamento delle tube attraverso chirurgia laparoscopica attraverso un piccolo taglio nell’ombelico.

VASECTOMIA

La vasectomía é la resezione, dopo legatura, dei dotti deferente dell’uomo con la fine di evitare la presenza di spermatozoi nel liquido seminale.
L’intervento viene eseguito sotto anestesia locale e in regime day hospital.


I COSTI

INTERRUZIONE VOLONTARIA DELLA GRAVIDANZA

ANESTESIA LOCALE SEDAZIONE
0 a 12 settimane 360€ 450€
12 a 13.6 settimane --------- 550€
14 a 15.6 settimane --------- 780€
16 a 17.6 settimane --------- 1000€
18 a 19.6 settimane --------- 1200€
20 settimane --------- 1500€
21 settimane --------- 2000€
22 settimane --------- 2400€

LEGATURA DELLE TUBE

Anestesia totale-sedazione 650€


IVG + LEGATURA DELLE TUBE

SETTIMANE DI GRAVIDANZA
0 a 12 settimane 1200€
13 a 16 settimane 1500€
17 a 19 settimane 2000€

Vacino per Gammaglobulina (pazienti RH negative): 60€.

I costi sono determinati a secondo la tecnica e parametri personali di ogni paziente che vengono determinati dai dottori (età,numero di parti, taglio cesareo,etc).



DOCUMENTAZIONE NECESSARIA

Documentazione administrativa:

Adulti: Carta d’identità o passaporto
Tessera Sanitaria internazionale E-111

Minorenne:
- Carta d’identità o passaporto della minorenne.
- Tessera Sanitaria internazionale E-111
- Carta d’identità o passaporto del genitore che l’accompagna.
- Stato di famiglia o certificato di nasita.

Nel caso delle minorenne con i genitori separati o divorziati, soltanto sarà valida la firma del genitore che abbia l’ affidamento della minorenne. Dovrà portare la documentazione opportuna.

Documentazione medica:

- Nel caso di soffrire qualche patología medica si prega portare i referti opportuni.
- Si raccomanda portare l’ultima ecografia realizata per la misurazione delle settimane di gravidanza.

RACCOMANDAZIONI POST-OPERATORIE

Posteriormente all’intervento si consiglia:

- Non partire fino il giorno dopo all’intervento.
- Si spiegheranno quei sintomi normali e quelli non normali
- Si darà la ricetta dei farmaci che si dovranno assumere.
- Un ora dopo l’uscita provare liquidi, se questi si tollerano tentare con solidi leggeri (iogurt, minestra, prosciutto,ecc).

ALTRE RACCOMANDAZIONI

Si consiglia portare qualcosa di lettura per i momenti di attesa.
Controllare i limiti delle carte di credito all’estero, portare qualcosa in contanti.
Portare assorbenti per le perdite solite nel post intervento.


INFORMAZIONI PER IL VIAGGIO

L’arrivo a Barcellona puó essere fatto per:

AEREO

L’aeroporto di Barcellona-El Prat dista dalla clinica 30-40 minuti.
Dall’aeroporto potete raggiungere la clinica :

In taxi: 30 minuti con un costo di 25-30€
In treno e bus:
Dalla Stazione di Sants prendete il bus numero 30.
Dalla Stazione di Francia prendete il bus numero 14.
In bus e metropolitana: Prendete il treno fino la stazione di Catalunya e da lí i Ferrocarriles della Generalitat fino la stazione di Sarriá, per uscire alla via Dalmases dovrete uscire per “Hort de la Vila”.

TRENO

Dalla stazione di Sants.




ALBERGHI PIÚ VICINI ALLA CLINICA

HOTEL MIKADO •••
Paseig Bosanova 58
Tél. (00.34) 93.211 41 66

HOTEL VIA AUGUSTA ••
Via Augusta, 63
Tél. (00.34) 93. 2179250

HOTEL TRES TORRES •••
Calle Calatrava, 32-34
Tél. (00.34) 93. 4177300


GRUPPO CLINICA DALMASES- EMECE
Calle Dalmases 34
08017 Barcellona (Spagna)
Reparto Internazionale. Sezione Italia
Tel. 0034665324104
Fax. 0034932128038
E-mail: clinicadalmases.sezioneitalia@gmail.com
www.clinicadalmases.es

INFORMAZIONI inviatemi da un'assistente sociale impiegata nella clinica citata in questo post.

giovedì 29 settembre 2011

ALL'ANNUNZIATA DI COSENZA SOLO 2 MEDICI PER LA "SCELTA"

A Cosenza c'è un solo ospedale: quello dell'Annunziata, dove essendoci solo 2 medici che non fanno obiezione sulle interruzioni di gravidanza volontarie (IVG) uno dei quali per fortuna è il primario, non vi è un centro o reparto completamente dedicato alle IVG con tutto personale paramedico preposto. Ciò comporta che durante le analisi pre-interruzione, ci si possa imbattere in un'ostetrica che cerca di dissuadere le pazienti dall'interrompere la gravidanza. A parte ciò i due medici preposti sono gentili con le pazienti che vengono ricoverate in ostetricia, possibilmente in stanze accanto ad altre pazienti ricoverate per lo stesso motivo. Dall'inserzione della candeletta all'espulsione tuttavia non si avvicina nessuno. Una signora che ha avuto lì un'interruzione dopo il terzo mese dice: "Ero nella stanza con altre persone, ero sola, ma nn perchè me lo abbiano impedito, ma perchè non avevo nessuno che potesse stare con me...la ragazza di fronte aveva accanto il marito e la mamma. Quando mi si sono rotte le acque ho chiamato e mi han portato in sala parto: li non c'era nessun parente, nemmeno la ragazza che era con me è stata in compagnia...ci hanno prelevato e portate di là...dove tutto doveva finire.La ho aspettato un poco perchè c'erano tanti parti, le sale erano tutte piene...
mi hanno fatta aspettare per l'espulsione perchè c'erano dei parti e dei bimbi dovevano nascere, l'ostetrica mi disse: - non ti lascio sola, ma non spingere devo andare a prendere un bimbo, arrivo -. Il cordone è stato tagliato subito: non ho visto il feto, l'ostetrica mi disse che lo voleva battezzare: mi ha detto che lo avrebbe fatto con il nome del santo del giorno, e ho sentito delle parole mormorare io mi sono fatta il segno della croce, non ho chiesto di vederlo, avevo troppa paura, paura di non so bene cosa, era come se non ci fossi io là...mi hanno poi portata in sala operatoria per il raschiamento e poi in camera.
Non sono stati cattivi o scorbutuci, ma tutto questo sostegno morale non l'ho visto..e ci vorrebbe davvero..."
Dopo i consigli che le avevo dato, in base all'esperienza che mi sono fatta in questi tre anni dal mio trauma, la signora di cui sopra mi ha risposto: " non ho trovato nessuna buona psicologa...sai, la mia vita è molto complicata e non credo di averne nemmeno il tempo; vivo sui treni, sulle corriere...e sono questi i momenti peggiori quando si ripensa a tutto...
Non sapevo come si faceva all'estero...grazie per quanto mi hai detto, non sapevo che si assegnasse un numero al corpicino di questi angeli..grazie.
Guardo il sito che mi hai consigliato e compro di sicuro il libro...a presto"
P.S. solo con il libro, da sola, la mia psicologa mi ha detto che il trauma non si può risolvere, ma si può essere incentivate a seguire la psicoterapia in esso descritta.

venerdì 16 settembre 2011

IL 21 E 22 OTTOBRE IL 1° CONVEGNO NAZIONALE DELLA LAIGA



Dal 21 al 22 ottobre 2011 si terrà a Roma a Palazzo Valentini il 1° Convegno Nazionale della LAIGA (Libera Associazione Ginecologi per l'applicazione della 194/78)


Programma provvisorio:


21 ottobre 2011

1 ° Sessione - Introduce: M. Boscaglia (Milano)
15,00 LAIGA: chi siamo e le finalità - S. Agatone (Roma)
15.20 La legge 194 in Italia e l'aborto in Europa - M. Parachini (Roma)
15.40 L'obiezione di coscienza ()
16.00 L'opinione di un bioeticista - E. Lecaldano (Roma)
10.20 I numeri dell'obiezione di coscienza - V. Spinelli (Roma)
2° Sessione - Introduce: L. Canitano (Roma)
16.40 L'obiezione nei consultori - M. Toschi (Umbria)
17.00 Il personale non obiettore: l'ostetrica - M. Crescentini (Roma)
17.20 L'anestesista - P. Mazzini (Roma)
17.40 La situazione degli ospedali nel Lazio - G. Scarsellati (Roma)
18.00 Pillola del giorno dopo: obiezione di coscienza dei farmacisti e problematiche
riguardanti le minorenni - Flamigni (Bologna)
18.20 Cosa vogliamo? Esperimento di democrazia diretta


22 ottobre 2011

1 ° Sessione - Introduce: V. Spinelli (Roma)
09.00 Aborto chirurgico nei primi 90 gorni: tecniche ed anestesia - A. Pompili (Roma)
09.20 Aborto medico: protocolli, situazione in Italia e nel Lazio - C. Melega (Reggio Emilia)
09.40 Aborto terapeutico: protocolli fino a 15 settimane - S. Viale (Torino)
10.00 Aborto terapeutico oltre le I5 settimane - V. Spinelli (Roma), P. Pacco (Roma)
10.20 Aborto selettivo - M. Buscaglia (Milano)
2° Sessione - Introduce: S. Agatone (Roma), M. D'Amico (Milano)
11.00 Aborto terapeutico: la consulenza psichiatrica - M. Cannavicci (Roma)
11.20 Limiti temporali per l'aborto terapeutico: il neonatologo - M.G. Gatti (Siena)
11.40 Come far valere e tutelare i nostri diritti e quelli delle donne
12.00 TAVOLA ROTONDA:
UIL - R. Giangrazi (Roma)
CGIL
SUMAI - R. Lala (Roma)
Tribunale dei diritti dei malato... (Roma)
Associazioni Consumatori: Mondoconsumatori, AIEC, Consob (Roma)
13.00 Conclusioni e chiusura dei lavori

sabato 11 giugno 2011

DOCUMENTARISTA CERCA TESTIMONIANZE DI IVG O IVT

Michela Guberti, documentarista, vorrebbe realizzare un documentario sulla 194. Per questo motivo cerca donne che hanno avuto un aborto volontario, terapeutico o meno e siano disposte a lasciarle la loro testimonianza.
Chi volesse può scriverle qui: michela.guberti@fastwebnet.it