lunedì 27 maggio 2013

UN PO' DI UMANITA' DA PARTE DI OBIETTORI

"Ho trovato questo blog nei giorni più brutti della mia vita, cioè quando cercavo spiegazioni, cercavo informazioni, cercavo documenti scientifici, cercavo testimonianze… cercavo un perché fosse successo questo a me.. e dovevo prendere questa terribile decisione.. e avevo meno di una settimana per prenderla.. una grave malformazione incompatibile con la vita che era legata a non si sa quale altro problema e sindrome, era stata diagnosticata al mio bimbo durante la visita morfologica alla 20+5 settimana di gravidanza, ed è stata anche riscontrata in una ulteriore visita d’urgenza da una specialista fatta il giorno successivo.. ho fatto l’amniocentesi d’urgenza.. e qualche giorno dopo la genetista ci ha spiegato tutti i problemi che avrebbe potuto avere questo bambino.. (quindi innanzitutto consiglio a tutte di fare la morfologica NON oltre la 20settimana, e da un ESPERTO in materia perché tante volte alcune malformazioni possono sfuggire, e se si riscontrano problemi fare amniocentesi d’urgenza con ricerca dei fish per avere una risposta immediata dopo 3 giorni, dato che per l’amniocentesi ce ne vogliono 15, anche se purtroppo l’amniocentesi non da un risultato su tutte le malformazioni che potrebbero esserci ma solo su alcune, chiedere al genetista per ulteriori info, vi darà tantissime spiegazioni).. inoltre probabilmente nelle prime settimane di gravidanza avevo contratto un virus comune dei bambini che mi avevano detto essere innocuo, invece è molto pericoloso in gravidanza poiché nelle prime settimane porta gravi malformazioni al feto mentre più avanti può portare anche all’aborto, ma non avendo fatto un esame del sangue al momento della probabile infezione non saprò mai se lo avevo contratto.. questo potrebbe essere la causa delle malformazioni riscontrate.. (quindi altro consiglio, se avete bambini piccoli e questi si ammalano, accertarsi dal proprio ginecologo, e magari anche da altri visto che il mio non lo sapeva, se quel particolare virus è pericoloso o meno per la gravidanza.. e se lo è richiedere un esame del sangue specifico per vedere se è stato contratto il virus..).. Così una volta presa la decisione, il ginecologo che mi ha fatto la morfologica, bravissimo perché si è accorto dei problemi e mi ha fatto fare tutte le visite d’urgenza, essendo obiettore di coscienza mi ha mandato da una dottoressa che invece non lo è, la quale è stata gentilissima, ci ha accolti subito, ci ha spiegato il funzionamento e ci ha detto cosa fare.. così, fatta la visita dalla psichiatra (perché dopo la 12 settimana ci vuole il certificato dello psichiatra) e gli esami del sangue e elettrocardiogramma mi hanno dato l’appuntamento per presentarmi in reparto una mattina alle 8.. quei giorni dell’attesa sono stati strani, dolorosi, preoccupanti.. la mia pancia era ancora lì, ma era come se già non ci fosse più.. ogni tanto sentivo qualche calcio e questo per me era straziante..la notte non riuscivo a dormire.. io non avrei mai pensato in vita mia di arrivare ad una cosa del genere, non avrei mai pensato di dover compiere questo gesto.. non avrei mai pensato che sarebbe toccato a me… è facile giudicare gli altri e guardare da fuori.. ho sempre stimato quei genitori coraggiosi e pieni di amore che crescono bambini con difficoltà.. ma io ce l’avrei fatta? E loro se lo sono trovati o hanno dovuto scegliere? quando ci si trova in queste situazioni tutto è diverso dal vederlo da fuori.. qualcuno mi ha messo davanti una scelta, la più dura della mia vita.. avrei preferito forse morire che fare questa scelta, ma non sarebbe stato giusto per la mia famiglia, per il mio bimbo 3enne.. e così ho pensato a questo esserino che portavo dentro di me, si meritava di morire alla nascita oppure durante le operazioni oppure di avere una vita difficile sempre da un ospedale a un altro, in chissà quale stato fisico e mentale? Perché poi le cose non le sai fino a che non ce lo hai davanti.. e poi ho pensato all’altro mio bambino.. si meritava di passare tutto questo? Di venire trascurato e crescere un’infanzia difficile con genitori assenti perché devono pensare al fratellino malato? E quando io sarei stata vecchia e non ci sarei stata più chi avrebbe pensato a questa persona bisognosa di cure, ammesso che ci fosse arrivata? Non potevo sopportare tutto questo.. non ce l’avrei fatta… così ho dovuto scegliere di interrompere la gravidanza, con tantissimo dispiacere, con tutti i sensi di colpa, con un vuoto dentro, spezzando il mio cuore, segnandomi per sempre.. di certo non l’ho fatto perché non volevo un bambino, io lo volevo eccome, ho dovuto farlo per evitare di dargli una vita di sofferenze, dolori, cure, e anche la morte.. Se uno non volesse trovarsi a fare questa scelta allora non dovrebbe fare nessun esame no? Quella mattina alle 8 sono arrivata in reparto, digiuna.. mi hanno dato una stanza solo per me e mio marito: “almeno questo te lo dobbiamo” mi disse la dottoressa.. alle 9 è arrivata lei e mi ha messo la prima candeletta, poi mi ha spiegato che nella giornata me ne avrebbe messe massimo 5, una ogni 3 ore, e sarebbe venuta lei a mettere le prime 3 poi però cambiava di turno e le altre me le avrebbe messe un’ostetrica.. mi disse che dato che avevo già partorito, non avrei sofferto molto e nella notte lo avrei fatto.. lì, in quel letto.. e mi disse di non guardare, e che quando sentivo del liquido scendere dovevo suonare il campanello.. inoltre mi disse che quando sentivo dolore avrei dovuto chiedere la morfina… così dopo circa un’ora e mezzo, ho sentito una forte fitta alla schiena, come una pugnalata, e dei dolori forti, alla schiena, al che ho suonato il campanello perché impazzivo e tremavo di paura come una foglia, non riuscivo a fermarmi, l’ostetrica mi ha visitato subito, con la mano, ho sentito dolore, (e da lì in poi non ricordo nemmeno quante persone mi hanno visitato in quel modo..mentre io stringevo le gambe e loro mi dicevano di aprirle..una sensazione orrenda.. quasi come una violenza.. anche se lo so che l'unico modo è quello, perchè da lì deve uscire..)e poi ha chiamato una dottoressa per farmi una puntura di morfina nel sedere.. dopo sono stata meglio.. alle 12 un’altra candeletta inserita in profondità, spostando anche la pancia.. dovevo stare sdraiata e non potevo alzarmi, perché altrimenti la candeletta non funzionava.. dovevo fare pipì nella padella ma non mi riusciva, alla fine per fortuna però ce l’ho fatta.. mi hanno messo una flebo perché ero debole, digiuna e senza bere.. un'ostetrica mi ha detto che potevo mangiare un pochino ma in realtà ho scoperto dopo (sentendo l’anestesista) che non potevo mangiare nulla, ma tanto poi ho vomitato tutto.. alle 15 un’altra candeletta ma non avevo più avuto dolori.. quando verso le 5, non ricordo bene l'ora precisa, sono iniziati i dolori, all’inizio erano come quelli mestruali, fissi senza tregua, sentivo l’utero contratto, duro come una pietra, poi improvvisamente sono arrivati dolori forti, all’utero, la pancia, là sotto, tutto.. mi sono attaccata al campanello dalla disperazione, mio marito mi guardava senza sapere cosa fare, era bianco e preoccupato, l’ostetrica mi ha visitato dicendo che ero pronta, mi è stata fatta un’altra puntura di morfina nel sedere, non riuscivo nemmeno a girarmi su un fianco dal dolore.. poi è arrivato anche un dottore e mio marito è stato mandato fuori.. io urlavo dal dolore.. credo che fosse peggio del parto naturale, perché al parto naturale le contrazioni duravano poco e poi smettevo qualche istante, invece qui no, erano fisse, un dolore intenso e fisso, senza tregua, niente, avevo la gola secca tanto che urlavo, mi dicevano che invece di urlare dovevo spingere, ma io non riuscivo nemmeno ad allargare le gambe, figuriamoci a concentrarmi e spingere, e poi il sacco non era ancora rotto.. credo che me l’abbiano rotto loro perché ho sentito l’ostetrica che diceva di prendere il bisturi.. e a un certo punto ho sentito come un esplosione di acqua calda.. si erano rotte le acque.. finalmente stavo un pochino meglio.. a questo punto però dovevano farlo uscire ma non ci riuscivano perché era messo male e io continuavo a tremare come una foglia.. così mi hanno messo su un altro lettino barella, dove ci sono dovuta salire con le mie forze, non so come ho fatto, e mi hanno portato in sala operatoria, e mi hanno spostato su un’altra barella dove ho atteso un po’.. a questo punto il dolore intenso di prima era passato, sentivo solo premere là in basso.. ero sfinita.. hanno chiamato il ginecologo di turno che mi ha visitata ma essendo obiettore di coscienza diceva di cercare la dottoressa che mi seguiva, che però non c’era perché credo fosse finito il suo turno, così mi ha seguito lui lo stesso, con accanto un equipe di bravissime persone tra cui un altro dottore più giovane, l’anestetista e le ostetriche.. devo ammetterlo è stato bravo che mi ha seguito lo stesso, ha fatto il suo lavoro di dottore.. l’ostetrica mi ha sempre tenuto la mano perché glielo avevo chiesto io.. a questo punto mi hanno messo sul lettino della sala operatoria, da parto, ho messo le gambe sui reggi gambe e l’anestetista mi ha fatto l’anestesia locale credo e qualcosa anche nella flebo, non lo so perché a quel punto non capivo più niente, mi hanno messo un lenzuolo davanti con aria calda, e non mi ricordo quasi nulla, tenevo gli occhi chiusi, avevo paura, hanno tolto il feto e mi hanno fatto il raschiamento.. poi mi hanno pulita e lavata.. e mi hanno riportata in camera.. dove c’era mio marito ad attendermi sempre più bianco e preoccupato… E così avevo partorito, ma non potevo stringere tra le mie braccia nessun bambino.. non potevo annusarlo, non potevo guardare i suoi occhi, non potevo attaccarlo al seno.. ero sola col mio dolore e con mio marito che mi teneva per mano.. chi non ci è passato non può capire questo dolore.. e non lo auguro nemmeno al peggior nemico, nemmeno al peggior mostro.. a nessuno.. è una cosa che non dovrebbe provare nessuno.. Poi diversi dottori ci hanno chiesto se volevamo fare l’autopsia al feto..ecco un’altra scelta.. all’inizio non volevo, mi dispiaceva disturbarlo e volevo lasciarlo in pace.. però mi hanno spiegato che “se c’era da tirar fuori qualcosa di buono da questa brutta vicenda era poter scoprire se aveva qualche cosa a livello genetico”.. che mi serviva a me per una futura gravidanza.. e così ho accettato.. La mattina dopo poi arriva l’ostetrica che mi dice che ha chiamato l’obitorio e vogliono sapere se possono pensarci loro alla sepoltura o se me ne voglio incaricare io… di nuovo un’altra scelta… ecco a questa domanda proprio non ero preaparata.. un nuovo immenso dolore è apparso nei nostri occhi spenti.. mi sono fatta spiegare come funziona e il signore dell’obitorio mi ha detto che di solito se ne occupano loro in questi casi e mi ha detto in quale cimitero verrà sepolto.. E così è stato il parto del mio angioletto.. e io mi sono ritrovata in fase post parto, come tutte le altre donne che uscivano da quel reparto, ma senza carrozzina.. mi hanno dato antibiotico e una medicina per l’emorragia.. più due pasticche per evitare che mi venisse il latte.. E mi sono ritrovata a casa senza più la mia pancia... ma con un grande vuoto dentro... per fortuna che ho il mio bimbo grande che con la sua allegria, la sua innocenza e il suo amore ci fa essere più forti.." Testimonianza accaduta in un ospedale toscano, arrivatami in posta elettronica.